martedì 2 ottobre 2012

Il mondo nell'autobus

Da quest'anno, per andare a scuola, prendo l'autobus. Abbastanza presto, alle 7:40, insieme ad A. Mi piace tantissimo, perché è un modo per osservare le persone. Non sono ficcanaso, solo mi diverte notare le abitudini, gli orari, le facce. Mi fa pensare all'Inghilterra...
Quando, tre anni fa, sono andata a fare uno stage di lingua a Plymouth, ci hanno tutti muniti di un abbonamento dell'autobus con il quale potevamo andare al lavoro (io facevo ufficialmente la commessa, a dir la verità la tuttofare, in un negozio di vestiti di seconda mano), tornare a casa e uscire fino a mezzanotte. C'erano soprattutto due momenti che mi piacevano: la mattina, quando vedevo i ragazzi in divisa che andavano a scuola, e il pomeriggio, quando tornavo a casa, e allora vedevo quegli stessi ragazzi e ragazze tornare con la cravatta sfatta. Mi piaceva un po' meno la sera, le strade inglesi, soprattutto nel week end, sono tutt'altro che sicure. Sugli autobus inglesi me ne sono successe di tutti i colori. Ho fatto la mia peggior figuraccia, ho sbagliato fermata e l'autista,visto che non c'era nessun altro, mi ha riportata direttamente a casa, e un anziano signore mi ha lasciato il posto per ero una ragazza. Quando si dice il gentleman inglese! Poi mi chiese se andavo in centro a fare shopping e io risposi che andavo a lavorare. E con quella carta ho fatto un'altra figuraccia. Nella tasca del mio impermeabile ci mettevo qualunque cosa, anche la carta prepagata con cui pagavo quasi tutto. Quando, alle poste, sono andata a comprare i francobolli per le cartoline, ho pensato 'Dai, adesso invece che con i soldi pago con la carta prepagata e ci faccio davvero la figura della toga!'
Arriva il mio turno. Chiedo i miei dodici francobolli. Poi, con un gesto da film di Hollywood, tiro fuori la mia carta prepagata senza neanche guardare ciò che ho in mano dicendo "Posso pagare con questa?" Vedo la signora davanti a me strabuzzare gli occhi, guardami e dire "Ehm...no..." Mi volto e vedo che nella mia mano non c'è la carta prepagata ma l'abbonamento degli autobus. Vorrei solo sprofondare sottoterra.
Ora, invece, osservo ogni mattina la città svegliarsi, la mia fermata sta davanti ad un campo, e quel campo alle 8:30 in punto si anima di tanti puntini con lo zaino in spalla. Mi fanno pensare ad un formicaio che si risveglia. Il formicaio della città. Vedo tante persone, e ognuna di loro sembra quasi che mi dica qualcosa, a seconda del loro abbigliamento o delle loro conversazioni. C'è la ragazza che vuole perennemente farsi ferie, il ragazzo di colore che ha qualche anno meno di me e porta sulla schiena un pesante sacco di ombrelli, cappelli e braccialetti, il pensionato che va a ritirare la pensione. Ieri è passato il controllore, e ha messo due multe, una ad una ragazza che stava andando a scuola e l'altra ad un signore anziano. C'è il mondo, nell'autobus. Il mondo che mi piace osservare. E chissà che osservandolo non riesca a capirlo un po' meglio nel suo caos?

P.S: Domani, durante l'ora di religione, vi posto l'ultimo episodio di 20 Whisper street. Buona lettura! :D  

4 commenti:

  1. Bellissimo questo spaccato di vita, esilarante la parte dove racconti dell'Inghilterra, più meditativa e riflessiva quando parli di come osservi le persone che incontri al mattina andando a scuola. Quante vite incrociamo ogni giorno, ognuna con i suoi dolori, con le sue gioie, le sue delusioni e le sue speranze!
    Ma davvero siamo già all'ultimo capitolo del tuo romanzo?
    ciao, un abbraccio, Antonella

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    1. Mi diverte pensare a come ci sia un unico istante che ci accomuna, a me e a tutte quelle persone: quando prendiamo asieme l'autobus!!
      E si, già l'ultimo capitolo... :D

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  2. Anch'io sono sempre stata molto attratta dagli autobus e dal loro mondo interiore, pensa che nella mia famiglia le più grandi amicizie si sono create proprio là ;)

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    1. Aha, io invece non ho ancora conosciuto nessuno, soltanto mi ricordo bene delle facce. Le mie più grandi amicizie sono tutte nate in una libreria una sera di novembre quasi tre anni fa... :)

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