martedì 31 dicembre 2013

Era proprio oggi. L'anno scorso andammo a pattinare, io mi lasciavo trasportare sul ghiaccio contenta di aver ritrovato i pattini dopo tanti anni e tu invece te ne stavi attaccato alla pista tutto il tempo, anche quando io ti dicevo di darmi la mano, perché te lo potevo insegnare, a pattinare sul ghiaccio. Ma tu non volevi, perché avevi paura di cadere e di farmi male. Poi andammo al ristorante giapponese, e io arrossii come un peperone. Mi succedeva di frequente, e dicevo che era allergia, ma in realtà non sapevo cos'era. L'unica cosa che sapevo era che quei rossori improvvisi succedevano sempre quando c'eri tu nei paraggi. Nel pomeriggio non mi ricordo bene cosa abbiamo fatto, so solo che, ad un certo proponesti a me, A ed I di venire a casa tua. Prima però andammo a casa di F, lei, grazie alla quale ci siamo conosciuti, e poi a casa tua, che era giusto accanto. Per la prima volta vidi quel salotto nel quale quest'anno ho passato tante ore insieme a te. C'era la chitarra, e tu la suonasti un po'. E poi ti sedesti al piano. E lì...suonasti il preludio di Bach per violoncello. E lì...d'un tratto, lo seppi. Seppi dare un nome a quel sentimento che provavo per te e al quale ancora non avevo osato dare un nome. L'unico modo per definirmi in quel momento è ''pentola a pressione''. Volevo buttarti le braccia al collo, dirti tante cose, e il fatto che di tanto in tanto ti giravi e mi guardavi mi faceva sentire sempre più elettrizzata. Se esistono i colpi di fulmine a scoppio ritardato, beh, quello era uno. E, quando mi riaccompagnasti da mia nonna, credo che, se avessi avuto un po' più di fegato, ti avrei baciato lì, in quel cortile. Ma il fegato per questo genere di cose non l'ho mai avuto, e infatti...ma qui inizia un'altra storia. 

Oggi è passato giusto un anno, e di cose ne sono successe. Questo 2013 è stato ricco, ricco di esperienze di vita, di scuola, ricco di incontri e anche di scontri. Scontri che a volte sono troppo vicini. Scontri che ancora mi fanno soffrire, se ci penso troppo. Scontri che vorrei non accadessero e mi fanno sentire rotta, come quei vasi che ora studio e io mi sento difficile da riaggiustare proprio come loro. Ma oggi è l'ultimo giorno dell'anno. Oggi siamo buoni e ci amiamo, e vorrei tanto che fosse un 2014 ricco di tutto quello che c'è stato nel 2013. Magari anche di più, e magari con meno scontri, o addirittura nessuno. E che ci siano ancora incontri, magari durante quel viaggio che spero di fare e che mi porterà a dire buon 2015 in un paese straniero e lontano da qui, magari in una bella città in mezzo alle montagne. Ma questo è il futuro. Intanto, auguro un buon 2014 anche a voi follower. Scusate se vi ho tralasciati, ma avevo bisogno di una pausa. Non so se sono tornata del tutto, ma almeno per oggi stasera ci sono. Che sia un 2014 di fuoco.

    

mercoledì 4 dicembre 2013

Stasera vi posto soltanto un'immagine fantasy...


Buonanotte a tutti. Che la fata della Luna vegli su di voi... :*

martedì 3 dicembre 2013

Ultimamente sto pensando molto a noi due. In particolare, a come siano cambiati i nostri rapporti in un anno. Un anno fa eravamo dei buoni amici, ci conoscevamo da meno di un mese ma le cose sono andate così velocemente... Ancora non osavamo sfiorarci. Da parte c'era soltanto amicizia, anche se di lì a poco avrei cominciato a sentire qualcosa di più, un'emozione elettrizzante alla quale non riuscivo, non volevo dare nome. Da parte tua invece c'era molto di più, fin dal primo istante. Non so perché ci penso. Sarà che siamo a inizio mese, e ogni inizio mese ci sono quei due giorni che per noi sono importanti...ma di questo ne parlerò un'altra volta. Intanto, penso soltanto a questo.  

venerdì 29 novembre 2013

Addio, professore

Questa mattina, mentre ero ad un seminario di due ore sull'archeologia sperimentale, ad un certo punto mi sono distratta e ho pensato a lei, professore. E mi sono resa conto che non riesco ancora a trovarlo concepibile, che lei non ci sia più. Lei non è mai stato mio insegnante, però la conoscevo bene. Organizzava il progetto Leonardo grazie al quale ho passato cinque fantastiche settimane in Inghilterra e non potrò mai ringraziarla per come mi ha consigliato in quel periodo. Chissà perché, uno dei miei ricordi più vivi è stato quando, a tre giorni dagli esami di riparazione in latino, geografia e storia (proprio io che poi mi sono iscritta in beni culturali), mi prese da una parte e mi disse: "Senti, sono tre esami, ma tenta di passarli. Altrimenti non sarebbe bello se fossi bocciata e poi partissi." Me lo disse in modo calmo, ma esigente. E io quegli esami li passai tutti, con un sette per ogni materia, e due giorni dopo gli esiti presi l'aereo per Londra. Si vedeva che amava il suo mestiere, perché ci voleva far imparare, non solo la cultura classica di cui era tanto appassionato, ma anche ciò che ci circonda ed è attuale attraverso lo scambio culturale. Si vedeva. 
Era da anni che combatteva contro la malattia, e una volta era anche riuscito a sconfiggerla. Ed era subito tornato a scuola, ad insegnare. Però, poi è tornata, e stavolta ciò che più amava lo ha dovuto abbandonare per sempre. 
E, da tre giorni, a tutti noi che la conoscevamo rimangono soltanto i ricordi. Addio, professore. 

giovedì 28 novembre 2013

Premio Liebster Award

Ciao a tutti. Ieri, Sheryl mi ha assegnato il premio Liebster Award!!
Le regole sono:

1. Ringraziare il blog che ti ha nominato.
Grazie mille Sheryl! Sono felice che tu abbia pensato a me, nonostante ultimamente non ho tantissimo tempo (si avvicina il mio primo esame D: ) per commentare tutti i blog che seguo. Grazie ancora! :D

2. Rispondere alle undici domande poste dal blogger premiatore:
-Agisci più con la testa o con il cuore? Cuore. Ma a volte dovrei fare il contrario, finirei meno spesso nei guai!
-Un libro che consiglieresti? Ultimamente sto leggendo Diana, Cupido e il Commendatore di Bianca Pitzorno. Ve lo consiglio, è stupendo e molto divertente!
-In quale casa di Hogwarts pensi che verresti smistato? Mmm...forse Tassorosso, anche se...Grifondoro forever!
-C'è una città in particolare che vorresti visitare? Vienna.
-Cibo preferito? I dolci! Specialmente quelli con la crema! :P
-Qual'è stato il primo blog blog che hai seguito? Quello di una mia amica, che ora però l'ha chiuso. Si chiamava Pillole di Cianuro.
-Perché hai aperto il tuo blog? Perché la blogosfera mi attirava ed ero molto curiosa.
-Film preferito? Ce ne sono così tanti!! Dai, per i cartoni animati dico Il pianeta selvaggio, un vecchio film ungherese.
-Cosa di spinge a comprare un libro? La trama, la copertina o l'estratto? Tutti e tre!
-Canzone preferita? Anche qui, domanda difficile. Ultimamente sto ascoltando molto David Bowie, e mi piacciono molto Life on Mars? e Absolute Beginners.
-Cosa vorresti per Natale? Un cellulare nuovo! Il mio è morto e ora sto andando in giro con uno vecchio di
mia madre...

3. Dire undici cose su di te.
-Studio Scienze dei Beni Culturali all'Università di Sassari.
-Mi piace giocare ai giochi di ruolo. Ultimamente ne seguo uno fantasy, e sono un'umana che fa parte di un ordine segreto di ribelli.
-Amo molto i libri storici.
-Il mio gusto preferito di gelato è il limone.
-Detesto i profumi troppo dolci, tipo quello alla fragola.
-Vorrei vivere all'estero.
-Sono molto ansiosa.
-Mi piace l'inglese.
-A proposito di lingue, sono madrelingua francese.
-Il mio poeta preferito è Jacques Prévert.
-Non mi piacciono le persone che sprecano il cibo.

Formulare undici domande per chi premierai.

-Qual'è la tua torta preferita?
-E la tua bevanda calda preferita?
-Preferisci Halloween, Natale o Carnevale?
-Quale genere musicale preferisci?
-E di film?
-Quale social network utilizzi di più a parte blogger?
-Il tuo peggiore incubo?
-E il sogno più bello?
-Ti piacciono i parchi di divertimento?
-Qual'è il tuo colore preferito?
-Hai un animale domestico?

4. Ora dovrei premiare undici blog, ma preferisco che chi capiti sul blog e vuole prendere il premio lo faccia da se.

Grazie ancora Sheryl! A presto! :)














martedì 26 novembre 2013

Scusate se non vi ho avvertiti, ma ieri ero di fretta e all'università ci hanno tolto il wi-fi...speriamo che lo riabilitino al più presto, anche se è da due giorni che dura. Comunque, ecco, Sogni di carta ha riaperto ieri!! Ecco i link dei due post che ho pubblicato:

 http://persefone-sognidicarta.blogspot.it/2013/11/fogli-di-celluloide-reader.html

http://persefone-sognidicarta.blogspot.it/2013/11/storia-di-un-genere-letterario-la.html

Per il resto, non ho molto da dirvi. Sto sperimentando la mensa universitaria ed è stupenda, sembra un college americano. Per il momento mi sono solo ingozzata di merluzzo e tortellini ripieni... L'unica cosa che non mi piace è che attorno a me vedo tantissima gente prendere tre piatti di cibo, mangiarne la metà e poi buttarla. Quella è una cosa che mi fa schifo, il cibo sprecato in questo modo quando c'è parecchia gente che muore di fame o senza arrivare a tanto non tutti i giorni si può permettere un pasto caldo, soprattutto adesso che arriva l'inverno.
Tutto qui...a presto. :)  

mercoledì 20 novembre 2013

Ed ecco a voi i risultati!

Recensione: 2 voti
Vita d'autore: 2 voti
Fogli di celluloide: 4 voti
Storia di un genere letterario: 4 voti
Tema: 2 voti
Letto per voi: 3 voti
Music book: 3 voti
L'immagine: 2 voti
Nuova uscita: 1 voto
Perle: 4 voti

Quindi, i vincitori sono Fogli di celluloide, Storia di un genere letterario, Perle, Letto per voi e Music book! Ecco a voi le rubriche vincitrici del mio sondaggio per la riapertura del blog Sogni di Carta! Bene bene, ora bisogna stabilire il calendario!

Lunedì: Fogli di celluloide
Martedì: Storia di un genere letterario
Mercoledì: Music book
Giovedì: Letto per voi
Venerdì: Perle

Ecco qui... Voglio ringraziare tutti quelli che hanno votato per il oro aiuto. Ora comincerò a fare le mie ricerche e a scrivere. Ho già trovato i libri da proporvi la settimana prossima per Letto per voi. Ma sarà una sorpresa. Fino ad allora...al lavoro! :)

martedì 19 novembre 2013

Di solito, quando sento notizie di uragani, cicloni, tifoni, le vedo come realtà lontane, in posto magari esotici. Non t'immagini che, un giorno, una cosa del genere possa accadere ad appena un centinaio di chilometri da casa tua. Oggi, è così. Sento dei morti di Olbia, Arzachena, Dorgali, del crollo di un ponte, degli sfollati...e non riesco a non immaginare a quanto sono stata fortunata ieri, ad essere in una delle zone meno colpite dal ciclone Cleopatra, ad essermi ritrovata soltanto bagnata fradicia mentre lottavo contro i vento per raggiungere la fermata dell'autobus.E' strano come a volte la Natura, che di solito vediamo in modo così pacifico, come una casa accogliente nella quale perdersi, possa scatenarsi in modo tanto violento. Io purtroppo non posso fare molto. Questo post non aiuterà nessuno, ma mi sento comunque vicina a quelle persone che hanno perso tutto, non solo le cose, ma a volte anche qualcuno che amavano. Spero per loro che tutto si ristabilisca. E, per me, sperare è la cosa più vicina al pregare.

 

giovedì 14 novembre 2013

Noi

Noi corriamo, le nostre ombre si stagliano sull'erba del campo, alla luce dei pali.
Noi giochiamo, ci passiamo la palla e al tempo stesso ridiamo, chiacchieriamo, cantiamo scandalizzando l'under 12 mentre gli passiamo davanti cantando la Marsigliese, io in testa.
Noi facciamo le dure tra di noi, a volte ci facciamo male, ma poi ci chiediamo scusa.
Siamo studentesse, lavoratrici, madri, mogli, fidanzate. Ma quando ci alleniamo tutte insieme siamo un gruppo di amiche che si riuscono per l'amore di uno sport speciale, forse non proprio femminile, perché quando dobbiamo portare una nostra compagna in ospedale perché si è rotta una clavicola ci dicono: "Giocare a scacchi no?", ma poi quando entriamo negli spogliatoi, chiacchieriamo di creme antirughe e del miglior modo per togliersi/farsi togliere/farsi strappare delle calze autoreggenti.
Noi siamo tutto questo, e io vi voglio bene, ragazze. Domenica non giocherò con voi, la mia battaglia per avere le lenti non l'ho ancora vinta, ma al campo sarò con voi e vi incoraggerò ancora a far vede quanto possiamo essere forti e brave. Forza!  

mercoledì 13 novembre 2013

Ho bisogno di tutti voi!!!

E si, davvero, chiedo a tutti miei follower e a chiunque passi per questo blog di aiutarmi. L'idea è questa: rimettere un po' a nuovo il mio blog di libri Sogni di Carta .


L'ho abbandonato di nuovo a gennaio...il fatto è che fare un blog di sole recensioni mi annoia un po', e quindi ho sempre pensato che, il giorno in cui avrei avuto la possibilità di connettermi a internet il più spesso possibile, lo avrei riaperto in modo da fare una specie di rivista online, con delle rubriche. Beh, computer portatile + wifi dell'università = 5 giorni a settimana di connessione internet. Quindi, ho deciso di far tornare Sogni di Carta!


Però, vi devo avvertire: posso garantire la mia presenza solo fino a metà dicembre, quando le lezioni finiranno e io rimarrò a casa per la "pausa" esami. Poi però giuro che tornerò. Ora passiamo a temi più allegri! Voglio far votare le rubriche a tutti voi! Per farlo, basterà un commento a questo post o a quello che pubblicherò su Sogni di Carta a breve. Ho in mente dieci rubriche, ma voi ne dovete votare solo cinque. Le rubriche che avranno più punti saranno quelle che scriverò, in seguito vi dirò quali avranno vinto e relativo calendario. Potete votare da oggi, mercoledì 13 Novembre, fino al prossimo mercoledì, 20 Novembre. Poi, vi chiederò qualche giorno per scrivere gli articoli, e se tutto va bene Sogni di Carta ripartirà lunedì 25 Novembre!!


Le rubriche che mi sono venute in mente sono queste:
  • Recensione: la pura e semplice recensione di un libro.
  • Vita d'autore: la biografia di uno scrittore. 
  • Fogli di celluloide: il parallelo tra un libro e il film che ne è stato tratto.
  • Storia di un genere letterario: si, la storia di un genere letterario, sarebbe un post in cui ne racconto le radici, le influenze, gli autori maggiori e la fortuna.
  • Tema: come un tema specifico è stato affrontato nella letteratura (per es. il viaggio, l'amore, un certo fatto storico...)
  • Letto per voi! : Propongo una lista di tre libri che non superino le 300 pagine e vi faccio votare quello di cui volete la recensione. La prima settimana di blog, non farò una recensione ma vi proporrò soltanto i libri.
  • Music book: la colonna sonora, secondo me, di un libro che ho letto. Nei commenti, se avrete letto il libro di cui parlo, potreste dirmi la vostra colonna sonora.
  • L'immagine: un quadro, o una foto, che ha come protagonista un libro, un lettore, la lettura in generale. 
  • Nuova uscita: la trama di una novità che mi sembra interessante.
  • Perle: un paragrafo, una frase di un libro che penso sia molto bella. 


Ecco, queste sono le rubriche. Ora è tutto in mano a voi! Quali volete vedere su Sogni di Carta? Ditemelo, non vedo l'ora di accontentavi e mettermi a scrivere. Ora passerò un po' per i blog per avvertirvi, scusate se disturberò ma vorrei tentare di coinvolgere il maggior numero di persone. Quindi, per favore se mi fate anche un po' di passaparola...grazie!!
Buone letture! :P

martedì 12 novembre 2013

Felicità

La gente parla sempre di felicità. Pensa sempre che se hai qualcosa tu sia felice. Che se fai quello che ti piace, se hai qualcuno accanto a te che ti ama, se non ti vanno male le cose che a loro vanno male, allora tu devi essere felice. Ma per me non è così. So che dovrei esserlo, ma non ci riesco. E mi sento divisa in due, perché davanti a quelle persone per le quali dovrei essere felice e spensierata lo sono, ma poi, quando sono sola o con qualcuno con cui me lo posso permettere, mostro la vera me. E poi torno davanti a chi non posso esserlo, e mi trasformo di nuovo. Sto male. Vorrei soltanto rimanere da sola, chiusa in una stanza, e non vedere nessuno, ho paura della gente quando ci sto in mezzo, a malapena sopporto di stare in autobus, vorrei soltanto scapparne. E dubito di qualunque cosa, anche di quello che negli ultimi nove mesi era diventato la pietra su cui costruire un bel futuro. Non mi entusiasma più nulla. Vorrei smettere tutto. Non so più che fare.

lunedì 4 novembre 2013

Due vittorie, due sconfitte...ma quante emozioni!

Ieri, domenica, è cominciato il campionato regionale di rugby a sette femminile. Partecipava anche la mia squadra. Il rugby a sette è diverso da quello a quindici, si gioca su una metà campo, le partite durano quattordici minuti e le mete valgono un punto invece di cinque. Quando si fanno le partite, tutte le squadre partecipanti si ritrovano in un concentramento e nello stesso giorno giocano l'una contro l'altra. Ieri abbiamo giocato a Cagliari, e abbiamo fatto quattro partite contro Cagliari, Nuoro, Capoterra, e una squadra che si allena ad Alghero e si chiama Bulldog. Abbiamo vinto contro Cagliari (3-0) e Nuoro (2-0), perso contro Capoterra (4-1, ma contate che sono la squadra più forte della Sardegna e quell'unico punto è da considerarsi molto positivo) e le Bulldog (3-2). Per quest'ultima partita però c'è stato un disguido, e cioè il fatto che l'ultima meta delle Bulldog, segnata praticamente a pochi secondi dalla fine, è inesistente, perché la palla è uscita dal campo. Anche l'uomo addetto a controllare che la palla non uscisse ha sollevato la bandierina, ma l'arbitro ha comunque detto che la meta c'era. Ci siamo arrabbiate, perché con le Bulldog dovevamo prenderci una rivincita, ma vabbeh, la prossima volta vinciamo noi. ;)
Io non ho giocato, sto facendo di tutto per trovare una visita oculistica al più presto, ma non è facile. Il sistema sanitario italiano non smetterà mai di sorprendermi. Così, sono stata l'addetta alle foto! E correvo per il campo con il telefono della presidente scattando foto e tifando, gridando ed esultando alle mete della nostra Scheggia (così chiamiamo la giocatrice che ha segnato la maggior parte dei punti).
E' stata una bella giornata, mi sono divertita e mi sono anche resa conto che saremo poche, noi, le rugbiste, ma siamo tutte agguerrite e con una grande passione per lo sport che facciamo. Come squadra abbiamo fatto degli errori, certo, ma ci siamo fatte valere, e abbiamo dimostrato che non siamo più le ''schiappe della Sardegna'' come le nostre avversarie pensavano l'anno scorso.
E poi, c'è stato il terzo tempo, il momento in cui tutte le squadre si riuniscono per pranzare insieme. E' stato divertente, sono colati fiumi di birra (a me non piace, quindi mi sono astenuta XD), canzoni a doppio senso e un tanti auguri a te a una ragazza della mia squadra che compiva gli anni proprio ieri.
Prossima tappa il 17 Novembre qui a Sassari. Forza OrSa!  

giovedì 31 ottobre 2013

Buon Halloween!


Buon Halloween a tutti voi, streghe, fantasmi, vampiri&Co che passerete di qui! XD




mercoledì 30 ottobre 2013

Stranieri

Credo di aver sempre provato un po' di curiosità verso le persone straniere. Non so perché, ma appena so che in un posto che frequento c'è qualcuno di un'altra cultura, vorrei andarci, fermare quella persona e chiederle se possiamo fare una chiacchierata. La prima volta che mi è successo è stato alle elementari, l'ultimo anno, quando nella classe accanto vennero due ragazze cinesi che si erano appena trasferite in Italia. Mi ricordo che morivo dalla voglia di parlarci, ma non osavo, un po' per la timidezza un po' perché avevo paura che non mi capissero e non sapevo come fare. Poi, in prima media, arrivò A., un ragazzo del Quebec. Data la comunanza della lingua (il Quebec è l'isola francofona nel mare anglofono del Nord America), lo misero nella mia classe e per mesi gli ho fatto da traduttrice...per quanto ci riuscissi, perché dato che lui parlava un francese un po' più antico del mio con un accento che all'epoca era per me impossibile (infatti lì lingua e accento sono rimasti fermi al XVII secolo...XD), all'inizio nonostante parlassimo la stessa lingua ci guardavamo a occhi sgranati. Però è stata una bellissima esperienza, e con A. siamo rimasti amici per buona parte delle medie. Purtroppo, ci siamo persi di vista con l'arrivo delle superiori. Da pochi mesi ci siamo ritrovati su facebook, ma a parte una chat non abbiamo scambiato altro. Al liceo gli stranieri venivano spesso con Intercultura. Però non sono riuscita mai a parlare con loro. L'unica esperienza gratificante in questo senso è stata quando io sono diventata una straniera, in Inghilterra. Lì ho incontrato inglesi, turchi, bosniaci, portoghesi, irlandesi, pakistani. Con i non inglesi c'era come un senso di solidarietà...ci potevamo permettere di parlare dei difetti degli inglesi, tipo che danno un nomignolo a ogni tipo di straniero che c'è lì. Tipo, i francesi sono chiamati eating frog, mangiarane. Ma i francesi dal canto loro chiamano gli inglesi tronche de roast beef, faccia di roast beef.  
E ora che sono all'università, ho conosciuto un ragazzo spagnolo, C., che è venuto qui per cinque mesi con l'Erasmus. Non capisce molto l'italiano, e infatti, alle lezioni che seguiamo insieme ridiamo delle facce disperate che fa. Badate, non lo prendiamo in giro, lui è il primo a ridere. 
Beh, volevo concludere dicendo che molto probabilmente l'anno prossimo tornerò ad essere straniera per almeno sei mesi. Ho deciso di fare l'Erasmus, ci penso da prima ancora di iscrivermi all'università ma ormai ho deciso, e farò la richiesta appena il bando per l'anno prossimo verrà pubblicato. Volevo realizzare il mio sogno di andare in Irlanda, ma purtroppo la mia università non ha contatti con questo paese, e la l'unica facoltà con cui ci sono contatti in Inghilterra non è di Archeologia e gli esami non mi verrebbero riconosciuti al ritorno. Quindi ho optato per uno spaesamento totale con la Romania. C'è ancora molto da fare, ma credo proprio che andrò lì. Mi aspetto di tutto, il rumeno non lo conosco per niente, ma chissà, magari imparare una lingua che non sia una di quelle più parlate potrebbe rivelarsi un'esperienza divertente. E poi i paesi dell'Europa centrale mi hanno sempre attirata...chissà che questa non sia l'occasione per farci un giretto! :)

 

martedì 29 ottobre 2013

Tornare a casa...

Tornare a casa stanca, affamata e sporca di fango perché il campo da rugby è bagnato e sei finita a terra parecchie volte, ma è stato divertente, i tuoi scivoloni hanno fatto ridere un po' tutti ma qualche cosa buona oggi sei riuscita a farla. Mangiare una bistecca, purea, un piatto d'insalata, la macedonia e dei biscotti mentre i tuoi stanno guardando Giulietta Masina maltrattata da Anthony Quinn nella Strada di Fellini. Farti una lunga doccia calda, rilassare i muscoli e osservare l'ennesimo livido sul ginocchio destro, chissà perché se li sta prendendo tutti lui. E infine andare a letto e dormire. Questo mi piace.

Domenica c'è la prima partita del campionato. Io non giocherò, sto facendo un'odissea per procurarmi delle lenti perché sono cieca come una talpa e non posso giocare con gli occhiali, ma neanche non vederci. Però andrò a Cagliari con le mie compagne di squadra e farò il tifo per loro. Siamo una squadra recente e non siamo bravissime, ma possiamo provarci, e sono sicura che impareremo tanto da queste partite. A presto! :)
   

lunedì 28 ottobre 2013

Oggi vi posto soltanto un'immagine. L'ho trovata su internet è l'ho trovata molto bella...


A presto.

domenica 27 ottobre 2013

Maschera

La maschera torna. E' un sorriso sulle labbra, una risata. La mostri a tutti, famiglia, amici, colleghi. E non riesci a toglierla. E' come se, poco a poco, senza che neanche te ne accorgessi, ti si fosse appiccicata alla pelle, in modo subdolo. Ma dietro alla maschera c'è la verità, e la verità è che non ce la fai, non sai perché ma non hai più gusto per nulla, certo ami ciò che studi, ami stare con la persona che ami, ma ci sono quei momenti di vuoto totale in cui vorresti soltanto startene chiusa nella tua bolla, da sola. Ci sono momenti in cui ne hai abbastanza di tutto, vorresti solo chiudere gli occhi e non riaprirli finché questo brutto momento non sarà passato. E poi, c'è quella persona davanti alla quale non riesci a fingere. E questo la fa soffrire. Quanto te. Non lo sopporti, vorresti soltanto poter tornare indietro, quando tutto era rosa e fiori, incosciente, non ti facevi tanti problemi e non pensavi in continuazione.

Basta, basta, basta.

giovedì 24 ottobre 2013

mercoledì 23 ottobre 2013

V. (e le altre)

E' incredibile, come, all'università, ti capita di ritrovare persone che non ti ricordavi neanche più di avere incrociato nella vita. Ieri mi è successo con V. V. ed io eravamo insieme in quarta ginnasio. Quando ripenso alla me stessa di quel periodo, mi penso estremamente infantile. Convinta di poter giudicare le persone in modo assoluto, senza sapere che molti di quei comportamenti e di quelle esperienze che condanno le farò anche io e possono trovare la loro origine in situazioni non proprio facili. Che ipocrita, quanto ci penso. V. avrà frequentato sei mesi su nove, in quarta ginnasio. Mi ricordo di quei periodi lunghi anche settimane in cui il suo banco rimaneva vuoto. Io non ci parlavo, era molto scontrosa e non aveva vere e proprie amiche nella classe. Quando riappariva leggevi il disprezzo negli occhi dei professori quando il loro sguardo si posava su di lei. V. fu bocciata, ma rimase ancora un anno, da quel che mi ricordo, al classico, e in quell'anno tutti la evitavano perché non usciva con i ragazzi ma con le ragazze, si era tagliata i capelli cortissimi e sembrava coltivare la sua magrezza quasi preoccupante. E poi, V. scomparve, cambiò scuola e non la incrocia più. Ieri l'ho vista entrare nell'aula di Storia Medievale. Si è seduta dietro di me, e quando le ho chiesto se era veramente lei e se si ricordava di me abbiamo chiacchierato. E' stata la più lunga chiacchierata che abbiamo fatto, ma mi ha fatto tanto piacere...V. è completamente cambiata, sorride spesso, è simpatica. E anche nel suo fisico ho notato un cambiamento, si vede che è maturata tantissimo. E' sempre molto magra, ma è al tempo stesso diversa, e quel taglio corto le sta benissimo. V. non è l'unica della mia primissima classe, nella quale sono stata due anni prima di essere bocciata a mia volta, che rivedo in questi giorni. Ho anche rivisto M. e un'altra V., e anche loro avevano questo cambiamento. Mi rendo conto che sono passati sette anni, da quel primo giorno di liceo in cui ci siamo ritrovate tutte chiuse in una classe surriscaldata con professori che ci parlavano in mondo entusiasta del liceo. E in questi sette anni siamo diventate delle donne, non più delle adolescenti con i tratti ancora un po' spigolosi. Cavoli, siamo cresciute proprio.  

venerdì 18 ottobre 2013

Come siamo messi con lo scrivere?

Mmm...bella domanda. Avevo cominciato a scrivere un nuovo libro. Però è da un bel po' che non lo continuo. Stavolta lo voglio assolutamente finire. Mi piace, è un fantasy avventuroso che mescola storie di pirati, re autoritari, figuri misteriosi e isole del tesoro altrettanto misteriose, popolate secondo le credenze popolari da creature dalle quali è meglio non farsi avvicinare. Però...prima il rugby, poi l'università, e il mio proposito di scrivere mille caratteri al giorno e andato a farsi benedire. E ora mi manca scrivere. Però devo preparami per l'esame di storia moderna a dicembre, perché se quello non lo passo a dicembre poi a gennaio e febbraio son dolori. Il poco di pausa che mi concederò in questi mesi sarà la festa di Halloween, il campionato e un week end romantico al mare durante le vacanze di Natale. Per il resto non ho molto tempo. Però la mia testa continua a creare il mio modo fantastico. Voglio richiamarmi a Neil Gaiman e C.S. Lewis, soprattutto al Viaggio del Veliero, che è il mio libro preferito delle Cronache di Narnia. Voglio far pensare alla leggenda dell'Olandese Volante e alla Ballata del Vecchio Marinaio. Le musiche che più m'ispirano sono quelle dell'album Reckoning Night dei Sonata Arctica e quelle degli Era.


Devo ammettere che le storie di pirati e misteriose navi mi hanno impressionato fin da piccola. Mi ricordo di aver letto, sul libro di italiano delle medie, una storia in cui ad un certo punto il protagonista si trovava su un nave dove non c'era nessuno. Poi, vedeva una persona al timone. Le faceva una domanda, ma non ottenendo la risposta la scrollava e si rendeva allora conto che quella persona in realtà era uno scheletro. Che brividi!!! Vorrei questa storia, quando finirò di scriverla, mescoli tutti questi ingredienti in modo piacevole. Lo vorrei proprio. Speriamo di riuscirci...anche se mi sa che ci vorrà del tempo. Ma non scoraggiamoci. Licia Troisi ha scritto l'intera trilogia delle Cronache del Mondo Emerso mentre si laureava, no?

     

mercoledì 16 ottobre 2013

Ci siamo offesi a vicenda, non ci siamo capiti, tante cose in sospeso nell'aria da troppo tempo sono uscite fuori e ci siamo fatti del male. Abbiamo sofferto. Ci siamo odiati. Ma fare del male ad una persona che ami è un'arma a doppio taglio. Perché all'inizio, per pochi secondi, c'è un senso di sollievo, ma poi ti rendi conto di quello che hai detto e vorresti solo morire, annullarti, vedi il dolore che hai provocato negli occhi dell'altro e lo senti dentro di te, ma senti anche un dolore tuo, perché ti senti in colpa per quello che hai fatto. E quando anche a te viene detto qualcosa che ti fa male, quando ti si rende la moneta, allora vorresti fuggire, e ti alzi in piedi per farlo, per fuggire da quella casa, da quella situazione che non reggi più perché fa troppo male, il cuore ti sta scoppiando e quella sensazione di calma irreale ha lasciato il posto a qualcosa di orribile, come quando ti si riapre una ferita e comincia a sanguinare in modo incontrollabile, e piangi. Cominci a correre. Io l'ho fatto. Però ho avuto la fortuna di essere fermata e abbracciata, sull'orlo del precipizio, e di essere perdonata. E allora tutto torna al suo posto. Ma rimane la paura che succeda di nuovo.

 

domenica 13 ottobre 2013

Io? Ne ho abbastanza di mentire. Ne ho abbastanza di farlo con chiunque, di simulare una felicità che non c'è, o almeno che va e viene da mesi ormai. Non so cosa mi prende, non so neanche come sono arrivata a questo punto. Tutto quello che so è che mi sento persa, che a volte nulla a più senso, e che quando cammino per la strada ho paura, ho paura della gente, non voglio che mi guardi, che mi veda, ho paura che mi aggredisca. E vorrei scomparire, annullarmi, perché per colpa mia c'è qualcuno che soffre, qualcuno che non si merita di soffrire perché ha già sofferto tanto. Ma purtroppo è troppo tardi, il danno l'ho già fatto. Mi sento un danno. Vorrei che tutto finisse, vorrei non avere più angosce, non pensare più, non avere più quegli attacchi di panico che almeno una volta a settimana distruggono quel poco che ero riuscita a ricostruire di me stessa. Vorrei uscirne, parlarne con qualcuno che mi aiutasse e che mi possa dire come fare ad uscirne, perché io non lo so, cerco la soluzione e non la trovo, è come trovarsi davanti a quei testi in codice che nessuno riesce a decifrare. E al tempo stesso so che mi vergognerei tantissimo. Sono confusa, stanca di tutto. Non ce la faccio più. Non ce la facciamo più. Vorremmo tornare a prima, quando la felicità era anche solo fare finta di regalarsi un cd stupido.
Basta mentire con tutti, d'ora in poi.

We're absolute beginners...


lunedì 7 ottobre 2013

A volte ritornano...

Lui: "...il batterista del mio gruppo ha più o meno la tua età."
Io: "Come si chiama?"
E mi dice un nome.
Vengo catapultata indietro di quasi otto anni. Fine della terza media, sono una tredicenne che sta scoprendo che l'omologazione non è una bella cosa e gli anni sessanta mi piacciono tantissimo, in segreto sogno una specie di ritorno della beat generation. Mi entusiasmo per Jack Kerouac e il concerto di Woodstock del ''69, voglio imparare a suonare la chitarra come Jimi Hendrix. Un giorno, la mia prof di musica dice che servono delle persone per un coro della scuola che accoglierà una classe di spagnoli venuti per fare uno scambio culturale. Io dico subito che partecipo. Quello stesso pomeriggio, un pomeriggio assolato di inizio aprile, ci portano in un'altra terza. E lì, appena entro, lo vedo. E' un colpo di fulmine. Un'emozione che mi travolge e che ho provato soltanto un'altra volta nella mia vita, e ci sono voluti molti anni. Ha i capelli lunghissimi e scuri, è altissimo, non è proprio bello ma mi piace comunque tantissimo. Mi dicono che suona la batteria e un po' la tastiera. Tento di conoscerlo ma non ci riesco. Rimango ad osservarlo da lontano. Faccio cose deliranti, tipo pedinarlo per scoprire dove abita. Sono felicissima di scoprire che andrà nel mio stesso liceo. E' lì che riesco a conoscerlo, attraverso un complicato intrigo. Quel giorno gli stringo la mano, e gli dico tutto quello che ho imparato in ventiquattr'ore su Stewart Copeland, il batterista dei Police che è il suo idolo. Mi masterizza il loro primo cd, poi vado ad alcuni concerti del suo gruppo di allora, ma niente di più. Ci metterò un altro anno per riprendermi da questa specie di cotta, o amore platonico a senso unico. Da quando il suo vecchio gruppo si è sciolto non l'ho più rivisto, e pensavo che non sarebbe mai più successo. E invece...a volte le persone per le quali hai provato qualcosa di forte, anche se quando ci ripensi ti rendi conto di quanto fossi ingenua a quel tempo, ritornano. Il mondo è davvero piccolo...

giovedì 3 ottobre 2013

"...ogni epoca ha i suoi fossili guida. Un fossile guida della nostra epoca potrebbe essere Napolitano, che poi è anche un fossile vero e proprio..."

Il titolo è una citazione del mio professore di storia medievale. E' un genio, lo seguo benissimo e poi,  da quando ha cominciato a spiegare seriamente è stato ancora meglio.
Alla fine le prime lezioni che ho avuto sono state soprattutto delle presentazioni del corso che seguiremo. A seguire quella di storia medievale siamo un'ottantina, e abbiamo cambiato aula perché non c'erano abbastanza posti. A seguire storia moderna invece siamo più centocinquanta, perché è un corso seguito da quattro diversi corsi di laurea, infatti la lezione è fatta in aula magna. Come sono le lezioni universitarie? Più coinvolgenti di quelle del liceo. Il professore non spiega e basta ma ti interpella direttamente, e puoi anche discuterci. Sono entusiasta! Ho già cominciato a imparare cose nuove e ne sono proprio contenta. E poi, mi sento così libera...per dire, oggi avevo due ore di storia contemporanea, in cui siamo solo trentadue studenti, e dato che era la prima lezione la prof. ha chiacchierato con noi tre quarti d'ora, poi ha detto che cominciava a spiegare dalla settimana prossima e siamo usciti dall'aula. Potevamo fare qualunque cosa, anche tornare a casa, se si abita abbastanza vicino. Io un'ora dopo avevo storia medievale, e così ne ho approfittato per andare in biblioteca a studiare. Cose così al liceo non potrebbero mai succedere, mi ricordo che quando avevamo un'ora buca dovevamo rimanere in classe e se per caso il supplente ti trovava a ripassare erano dolori. Insomma, al momento mi trovo molto, ma molto bene.
Ieri mi sono fatta un po' male alla caviglia mentre mi allenavo, ieri sera era un po' gonfia e anche stamattina faceva male, ma ora va meglio. Non è nulla di grave. :)
Bene, ora vi saluto...a presto! :D
 

lunedì 30 settembre 2013

Domani, alle 11, si comincia. Prima lezione. Guarda caso, proprio storia medievale. Poi, storia moderna. Finirò alle 13. Ma wow. Non vedo l'ora. Mi chiedo come sia una lezione. Mi chiedo tante cose. Soprattutto, una delle cose che mi piacciono di più è sapere che studierò cose che di solito si trascurano, tipo il basso medioevo, oppure i fenici e i cartaginesi, che si studiano solo quando si fanno le guerre puniche. Io mi chiedo: ma quando hanno cominciato a esistere in quanto civiltà? Com'erano organizzati come società? Cosa hanno fatto prima che i romani li sconfiggessero? Ecco, ora potrò sicuramente dare delle risposte a queste domande!
Oggi sono andata al'inaugurazione dell'anno accademico. Ci hanno fatto visitare le aule. Sono un po' piccole, ma alcune hanno una bella vista sulla zona di Sassari che c'è intorno. L'unica delusione è stato il laboratorio di archeologia...io m'immaginavo una grande stanza dalle pareti bianche, bene illuminata, con un grande tavolo bianco, con sopra dei reperti...invece sembra uno scantinato. Una stanzetta piccola piena di sacchi di plastica con dentro cocci di ceramica antichi (il che non mi dispiace, ma così facevano un po' pena...), semibuia e con due tavoli piccoli piccoli. Non proprio la mia idea, ma vabbeh, bisogna anche ricordare che non siamo a Roma o a Torino. Tutto sommato è stata una bella visita, mi ha dato ancora più voglia di cominciare. Il giorno migliore sarà il venerdì...ho solo un corso. Dalle 12 alle 13. Di lusso!!! XD
Ci hanno anche parlato un po' più dell'Erasmus. Purtroppo la mia università non ha contatti con quelle irlandesi, quindi ancora una volta ciao Irlanda. Un giorno o l'altro però spero proprio di andarci. Per il resto, da quel punto di vista lì, niente di più. Vi dirò com'è andata! :D
Ieri ho finito un libro, Mani nude di Paola Barbato. Non mi è piaciuto molto, e il finale mi ha fatto addirittura arrabbiare. Semplicemente, ha fatto si che la storia non avesse più senso, o almeno secondo me è così. Poi guardi le recensioni su Anobii e sono tutte entusiastiche tranne la mia. Anche L'inverno del mondo di Ken Follett mi sta piacendo meno di quello che mi aspettavo. Cioè, si, mi piace, ma per certi versi è troppo ''diplomatico'', avrei preferito che Ken Follett trattasse meno la parte spionistica della Seconda Guerra Mondiale. Non parla quasi dei campi di concentramento e per niente delle battaglie in Africa. Speriamo che il terzo libro, quando lo pubblicherà, sia meglio.
Ah, e ho cominciato a cucinare. Quando c'è stato il compleanno del mio ragazzo gli ho fatto due tipi di dolci al cocco. Da allora vanno a ruba! Mi è stato chiesto di farli, e me li hanno pure pagati! E ora ho pure un nuovo ordine! :) Sto scoprendo che, tutto sommato, fare dolci non è poi così male. Però dovrò variare un po', ne ho già visti altri al cioccolato e alle nocciole che mi piacerebbe provare a fare.
Ora è proprio tutto. Spero di potermi ricollegare tra poco, domani faccio la richiesta per utilizzare il wifi dell'università. A presto!! :D    

venerdì 27 settembre 2013

Un fine pomeriggio sull'autobus che mi sta portando all'allenamento. Tre vecchiette che parlano, e con la loro voce gracchiante e forte mi impediscono di concentrarmi sul libro che sto leggendo, L'inverno del mondo di Ken Follett. Parlano, e io non riesco a non ascoltare la loro conversazione, con un misto di disgusto e rabbia che mi fa venir voglia di chiamarle "vecchie streghe". Dicono che sono tutte e tre vedove, e stanno così bene, da sole. Meglio soli che in compagnia, dicono loro. I mariti non ci sono più a rompere, i figli sono abbastanza grandi da vivere per conto loro e le lasciano in pace, ma quanto si sta bene da soli. Sparlano di una loro amica che invece ha ancora il marito e la compiangono. I giovani? I giovani si mettono insieme solo per i soldi e per fare le corna. Eh, la società si sta degradando. Io rimango ad ascoltare e penso. Penso ai miei che stanno insieme da più di quarant'anni e non si lamentano di stare in compagnia, anzi, la mamma in questo è più dimostrativa, lascia papà solo quando è costretta perché uno di noi cinque si è fatto male e ha bisogno di aiuto o roba del genere, infatti tra fratelli ci scherziamo un po'. Papà lo è di meno, ma quando si lascia andare dice che di donne come la mamma ce ne sono poche. Non riesco a immaginarli separati. Credo che la rabbia mi sia venuta quando ho sentito quella cosa sui giovani. Penso a me stessa, e vedo quanto quelle cose siano false. Soldi? Entrambi non nuotiamo nell'oro, e abbiamo passioni che ci porteranno a fare lavori notoriamente da precari, questo se rimaniamo in italia, cosa che molto probabilmente non succederà. Quanto alle corna, abbiamo un'idea della fedeltà che rasenta la mania. Sono rimasta scioccata e agghiacciata da questa conversazione, imbarazzata per quelle vecchie. Mi sono chiesta perché abbiano scelto la vita coniugale e i figli se non li sopportano tanto. Mi sono chiesta se io vedo tutto rosa e fiori perché sono giovane. Poi, però, ho pensato ai miei e ho pensato che forse non hanno avuto la fortuna di vivere con qualcuno che gli volesse veramente bene. Io credo di averla. E' una di quelle cose di cui sono sicura al cento per cento, e non so neanche perché ma lo sento. Alla faccia di chi ama essere da solo, io sento che senza la persona che mi vuole bene per quello che sono la vita sarebbe molto meno bella...

sabato 21 settembre 2013

E il colpo di genio del giorno è...

...cadere in piena strada, presumibilmente prima inciampando nelle tue stesse gambe e poi trovando il vuoto del bordo del marciapiede, per infine ritrovarti urlando per la sorpresa a terra con la mano sinistra che brucia e il ginocchio sinistro che ti fa un male cane. Tutti i passanti ti fissano a occhi spalancati e l'unica persona che si muove è un signore anziano che ti raccoglie con il cucchiaino e ti chiede se va tutto bene. Al che tu dici: "Si, si! Va tutto bene", ringrazi e te ne vai. Un'ora dopo, ai giardini, ti alzi la gamba dei jeans e vedi che il tuo ginocchio, che ti fa sempre più male, è sbucciato e gonfio. Per il momento non è molto cambiato, sta solo assumendo una colorazione vagamente bluastra e fa malissimo. Spero solo che non sia nulla di grave, ma non penso, zoppico solo un po'.
Che dire...sono geniale! Non mi faccio male giocando a rugby ma me ne faccio da sola andando in libreria per comprare un libro che poi scopro non possono vendermi perché si trova ancora nelle scatole appena arrivate!

venerdì 20 settembre 2013

Vi è mai capitato di affezionarvi ad una persona di modo che, quando non la vedi, anche per poco, stai male? Stai tutto il tempo a contare i secondi, a immaginare come sarà quando la rivedrai, a pensare che potreste fare questo e quello. Poi magari succede che poi è impossibile vedersi e allora reagisci nel modo più inaspettato, non sai perché ma ti ritrovi a piangere come una fontana e non c'è nulla che riesca a calmarti. E quando c'è, allora quelli sono momenti in cui ti senti completa, e tutto è possibile.
Non pensavo che mi sarebbe mai successo. Non pensavo che mi sarei mai potuta affezionare ad una persona tanto da star male. Pensavo che fosse roba da film, oppure da persone esagerate e troppo sentimentali. E invece a me, il non romanticismo in assoluto, è capitato. Sono esagerata? Non lo so. Ma così è. E, nonostante siano passati quasi otto mesi, non mi passa neanche un po'.

mercoledì 18 settembre 2013

Com'è andata?

Semplicemente, è stato massacrante, ma mi ha fatto bene. In sintesi: cinque giri di corsa intorno al campo, dieci flessioni, due tipi di esercizi di passaggio della palla, due tipi di esercizi di tecniche di placcaggio, tre sessioni di straching (ok, quest'ultima parola l'ho scritta in modo terribile). Il tutto per un'ora e mezzo. Da ieri ho l'acido lattico a go go, ma sapete una cosa? Ne sono felice. Non facevo così tanto movimento da tempo, e ne sentivo la mancanza. Che poi, detto da me, la sedentarizzazione in persona, è una cosa strana. Però se uno sport mi piace, lo pratico con molta soddisfazione. Le ragazze della squadra sono simpatiche, non le ho ancora conosciute tutte e io sono un po' timida, ma sono sicura che dai prossimi allenamenti starò meglio. E il bello è che ho conosciuto un'altra ragazza che frequenta Beni Culturali, anche lei fa la specialistica però a differenza del ragazzo di cui vi ho parlato qualche post fa, che tra l'altro ho scoperto essere il nostro allenatore in persona, è, come me, una medievalista!! E quindi mi ha anche detto che da poco hanno aperto una campagna di scavi aperti a tutti qui vicino a Sassari...se posso penso di partecipare per due settime, ma dopo questo lunedì, perché ho il test di valutazione delle conoscenze all'università. Comunque, vi farò sapere.
Sono sempre più sorpresa del modo in cui la mia vita stia evolvendo. Mi si stanno mettendo davanti parecchie opportunità, e tutto va avanti così velocemente!! E' incredibile.
Per il resto, ieri ho visto un documentario su Freddie Mercury. Che grand'uomo...mi piace tantissimo la copertina dell'album Made in Heaven.


Il risultato è che ora sto ascoltando i Queen a palla. Li conosco da un po' di anni, ma era da tanto che non li ascoltavo così spesso. Le mie preferite sono queste:


In generale mi piace tutta la colonna sonora di Highlander. Però anche questa versione di David Garrett non è male:

Poi, dei Queen mi piacciono:
 


Ed ecco qui...stasera ho un altro allenamento...non vedo l'ora, anche se l'allenatore ha detto che ci massacrerà ancora di più. Dai, è solo l'inizio. La settimana prossima magari mi sarò abituata. A presto!!

Questo qui è Johnny Wilkinson, il mio
giocatore preferito... 
  

lunedì 16 settembre 2013

Rock'n'roll suicide


Vi posto questa canzone perché altrimenti oggi il post sarebbe così: RUGBY, RUGBY, RUGBY!! Con tanto di video di Sebastien Chabal che risponde male ai giornalisti che gli chiedono di parlare in inglese ("We are in France, we speak in french...OK?") e l'alieno Johnny Wilkinson che fa drop come se niente fosse. Quindi, è molto meglio David Bowie, non vi voglio ossessionare. A presto!! :D

domenica 15 settembre 2013

Un nuovo inizio

Stasera, mi accorgo che l'estate è proprio finita. A parte il fatto che fa freddo e che oggi mi sono vestita praticamente in modo invernale, domani per molti qui a Sassari comincia la scuola. E io, quest'anno, sono fuori da questo, anzi, ho una lunga pausa fino a metà ottobre. Però, dopotutto, anche se sono sempre in vacanze, lo sento che le cose cambieranno, domani. Sarà perché per lui la scuola ricomincia. E allora ti rendi conto di tante cose. Ti rendi conto che non ci sarà più l'attesa che lui spunti in fondo al corridoio. E' un gran ritardatario, e la cosa in effetti mi fa sempre sorridere. Non ci saranno più le ricreazioni insieme (questo pomeriggio "Oddio, e io adesso cosa faccio alla ricreazione??"). E, dato che lui la mattina sarà a scuola, non ci saranno più quelle lunghe e belle giornate passate insieme dalla mattina alla sera, e di tanto in tanto anche la notte, in un lettino da una piazza, stretti come in una scatole di sardine. L'ultima di queste giornate è stata ieri. Era il suo compleanno, e abbiamo passato la notte alla sua casa al mare. Io, lui, e le due grandi M. Una notte indimenticabile. Prima la sfilata per le strade del paese travestiti con palloncini, festoni, costumi da personaggi di manga, occhiali da sole, turbanti e parrucche, a spaventare le persone che ci passavano accanto in macchina che ci guardavano scioccate e acceleravano, poi sdraiati sulla spiaggia a delirare e infine a casa a bere un bicchierino (giuro) di whisky che a me ha dato subito alla testa dimostrando per l'ennesima volta che non reggo per niente l'alcol. Spero che nessuno vedrà mai il video in cui biascico cose senza senso parlando con i libri sullo scaffale della cameretta. E' stata una giornata bella, indimenticabile. E spero di viverne altre. Però, dopotutto, anche per me domani c'è un nuovo inizio. Ve ne ho già parlato ieri, inizio di nuovo il rugby. Mi sembra di aver finito di scrivere un libro e di cominciarne un altro. Quest'estate è stata una novella, una novella iniziata con un pianto liberatorio e finita con il terzo braccialetto della fortuna al polso e un abbraccio. Ora comincio un nuovo libro, la pagina è ancora bianca, ma tra poco ci sarà una prima parola. Spero che queste nuove parole e questi nuovi capitoli siano belli, con la loro dose di difficoltà, certo, perché nulla si conquista così, senza far niente, ma spero comunque che non sia troppo dura, per me e per tutti gli altri personaggi di questo nuovo libro. Alcuni li conosco, li amo, li voglio accanto a me per tutta la durata dell'azione, e anche di più. Altri, invece verranno poco a poco in questo nuovo libro. E non vedo l'ora di conoscerli. A presto, cari follower.

   

sabato 14 settembre 2013

Un altro sogno si realizza

Ciao a tutti. Scusate la nuova assenza, spero di finirla tra poco. Il blog mi mancava...
Oggi voglio dirvi che, da lunedì, ricomincerò a giocare a rugby. Finalmente è stata creata anche a Sassari una squadra femminile ufficiale. E' da cinque anni che aspetto questo momento.
Quando avevo quindici anni avevo cominciato a giocare con la squadra maschile junior. Eravamo pochi, sette o nove al massimo, e io ero l'unica ragazza. I ragazzi che giocavano erano più piccoli di me, dai nove ai quattordici anni, ma nonostante questo io ero tra le corporature più esili. Non m'importava gran che. Anzi, quello mi spronava a utilizzare tutte le mie energie per farmi valere. Tanto che, alla fine, mi avevano soprannominata 'carro armato'. Mai mi sono divertita come in quel periodo. Mi ricorderò sempre delle poche partite che ho fatto. Una l'avevamo anche vinta. Poi, però ho dovuto mollare, perché a sedici anni ero troppo grande per giocare con i junior. Mi è dispiaciuto tantissimo, e per tutti questi anni mi sono limitata a seguire il campionato francese, i tornei delle sei nazioni e l'ultima coppa del mondo. Quando sono andata in Inghilterra ho scoperto un campo di rugby vicino a casa mia e una volta a settimana andavo a vedere i ragazzi che si allenavano, con un po' d'invidia. Una volta mi è pure capitato di restituirgli il pallone che era uscito fuori campo...potete immaginare la mia emozione prendendo per la prima e unica volta tra le mani un pallone di marca Gilbert, quella ufficiale utilizzata in tutte le competizioni tranne in Italia, dove si ha una propria marca. Ogni volta che mi veniva la nostalgia pensavo: "Un giorno vivrò in un posto in cui ci sarà una squadra femminile, e allora ricomincerò ad allenarmi.
Una settimana fa, girando per il centro di Sassari con il mio ragazzo, ho visto un volantino in cui era scritto che non solo ora c'è anche una squadra femminile accanto a quella degli uomini, ma che parteciperà pure al campionato regionale. Primo salto di gioia. E ieri sono andata a vedere il nuovo campo da rugby. Per farvi capire, cinque anni fa chi giocava a rugby a Sassari lo faceva su un campetto di terra battuta pieno di sassi con due pali fatti in modo approssimativo. Quindi immaginate il sospiro di sollievo delle mie ginocchia quando hanno visto l'erba bella spessa...
Per il momento non conosco bene nessuna delle ragazze, ma da lunedì credo che andrà meglio. Però, ho ritrovato un ragazzo che mi allenava prima. "Hey, ciao! Sei ritornata!" mi ha detto ieri. E il bello è che ho scoperto che lui è nel mio stesso corso all'università, solo che ha appena iniziato la specialistica. Che dire, non vedo l'ora. Sono emozionata, eccitata come una pulce. Ultimamente tutto sta andando alla grande, per me e per le persone che mi sono vicine, e questo è qualcosa che mi scalda il cuore.
A presto, vi aggiornerò ancora sul rugby! :D

domenica 1 settembre 2013

Eccezionalmente per voi oggi due post, per presentarvi la torta appena fatta da me e dal mio ragazzo!
L'abbiamo battezzata Torta Cielo Stellato...


Bella, vero? Siamo molto felici del nostro lavoro. La prossima volta vi dico com'era, la mangeremo domani alla festa di compleanno per la quale l'abbiamo fatta.

 
A presto! XD

Le strade si dividono

E' buffo, ma è così. Stai insieme a delle stupende persone per quattro anni, e poi, un giorno, diventi grande ed è il momento di separarsi, o almeno di vedersi di meno. Tra qualche giorno A. parte per Venezia per studiare giapponese, Chris sono sicura che riuscirà a passare l'esame di ammissione ad architettura nonostante la sua una possibilità su sette, E. studierà codici e leggi per i prossimi cinque anni, I. comincerà a lavorare e io mi darò da fare con la Storia e l'Arte. Però ci sono tante cose che non dimenticherò di questi quattro anni insieme. Cavolo, non pensavo che sarebbe andata così, il giorno in cui alla presentazione di un manga di Massimo Dall'Oglio mi sono seduta accanto ad A. e l'ho guardata con gli occhi sgranati ogni volta che alzava la mano per fare domande che solo una che conosceva bene i manga poteva fare. Poi ho conosciuto Chris e le altre, tutte con le loro particolarità e la loro simpatia vera, pura, che non trovavo più da quando ero alle medie. All'epoca eravamo un gruppo molto più numeroso. Però può succedere che uno cambi e incontri altre persone. Ma non importa, sono sempre cose della vita, l'importante è non lasciare il gruppo con una litigata e rovinare i ricordi passati insieme. Quest'anno, poi, è stato particolare. Abbiamo passato tutte l'esame contemporaneamente. Ero in classe con A. Abbiamo condiviso mattinate stressanti, interrogazioni difficili, assemblee d'istituto che non finivano più e infine la liberazione di uscire dal liceo pensando: 'E' finita, non ci torno più!'. Ogni mattina prendevo l'autobus con lei e quelle conversazioni su manga, libri, CSI e "Ieri quanto hai studiato?" mi mancheranno tantissimo. E poi è stata lei, proprio sull'autobus, a chiedermi se ero innamorata. Io le ho risposto: "Ma no, ma che dici??", ma la verità era che mi aveva messo la pulce nell'orecchio. E' stata lei la prima a cui ho raccontato la mattina dopo la più bella serata al cinema della mia vita  cosa fosse successo per filo e per segno, ed è stata sempre lei a prendermi tra le braccia quando, due ore dopo, sono tornata in classe più rossa di un pomodoro maturo dicendo: "Ci siamo baciati...". Quanto mi ha sopportata, A.
Sono felice di questi anni. Sono stati difficili sotto molti punti di vista, ma tra le poche cose belle che ci sono state ci sono proprio loro, le mie amiche. Speriamo che le nostre strade si incrocino di nuovo, di tanto in tanto. A Natale o l'estate prossima, magari. E poi, per certe cose per fortuna che c'è facebook. Con Chris, invece, capo della resistenza all'iscrizione a fb, ci scambieremo le nostre mail deliranti a base di Tolkien e Trono di Spade. Chissà che donne saremo, una volta laureate. La risposta ce la potrà dare soltanto il tempo.

sabato 31 agosto 2013

Figli della guerra

I figli della guerra hanno gli occhi grandi,
il cuore duro come la pietra,
portano un giocattolo chiamato fucile,
e giocando sparano e uccidono.

I figli della guerra hanno gli occhi grandi,
di fame, di paura, di freddo,
stanno sotto una tenda di plastica,
o sopra un gommone pieno di persone.

I figli della guerra hanno gli occhi grandi,
stanno sdraiato per terra o su un lettino di ospedale.
Sono rigidi e con la piccola bocca spalancata
in una muta domanda senza risposta.

"Perché?"

lunedì 26 agosto 2013

L'autunno sta arrivando. Siamo ancora ad agosto, ma lo sento. La mattina è un po' più fresca, come la  notte d'altronde, e infatti quando esci in città vedi i nottambuli con una felpa sopra la maglietta a maniche corte. E poi, il sole tramonta prima. E' così, tutto va secondo il suo corso ciclico. Tra poco nella mia campagna arriverà il fresco, le nuvole saranno grigie e cariche di pioggia, il fiumiciattolo s'ingrosserà rendendo inaccessibile il bosco e i pochi alberi non sempreverdi perderanno le loro foglie e si addormenteranno durante la loro pausa invernale.
Amo l'autunno. Nella mia mente associo la parola autunno a marrone, giallo, rosso, colori caldi nonostante il calo delle temperature, colori che mi piace indossare, e il mio unico rammarico è quello di non vivere in un posto dove la natura durante questa stagione non li porti, questi colori.


Chissà magari un giorno o l'altro...

sabato 24 agosto 2013

Di nuovo assente... :(

Scusate, ma in queste quasi due settimane non sono praticamente stata da mia nonna!! Ora ci sono, però!
Ho fatto un po' di cose, in questi giorni, prima di tutto, la Kore Scrittrice ha prevalso definitivamente sulla Kore Pigra. E il risultato è che sto scrivendo un nuovo romanzo. Una cosa completamente diversa da quello che ho scritto fino ad ora, non immaginavo che alla fine sarebbe stata quella storia lì a spuntarla sulle altre. E il bello è che già dalla prima pagina ho sentito di nuovo l'inebriante piacere del creare un personaggio, una situazione, un dialogo.
Mi sono finalmente immatricolata! La cosa ha scatenato un po' di follia nel mio ragazzo, che era così contento per me da scriversi sul cellulare il mio numero di matricola e impararlo a memoria...tra l'altro, mi ha pure dato, con un po' di ritardo ma non fa assolutamente nulla, il mio regalo di compleanno. E' questa cosa stupenda.
E' la spilla di Arwen nel Signore degli Anelli. Così bella...
Ho ricominciato a correre! Le mie gambe mi stanno dicendo che sono una maledetta traditrice perché avevo promesso loro che dopo la fine del liceo non avrei più fatto esercizio fisico, ma non importa. Devo ammettere che ultimamente non sto molto bene. Il mio medico dice che è una specie di stress post esame a scoppio ritardato. E dato che i miei amati-odiati latini dicevano mens sana in corpore sano, caso più caso meno, ho ricominciato a correre. E devo ammettere che sto un po' meglio!
Infine, qualche giorno fa, con il mio ragazzo abbiamo fatto un po' di foto con un tema: la moda dagli trenta al duemila. E non abbiamo ancora finito!!
(Blogger non mi sta facendo scrivere sotto alle foto!! Maledetto!!)
Questo post, invece, finisce qui. A presto!! :D
Anni ''30
Anni ''50
Anni ''60
Anni ''90

mercoledì 14 agosto 2013

Delirio tra i due massimi sistemi ;)

La Kore Scrittrice: "Dai Ko, accendi il computer! Comincia a scrivere qualcosa di nuovo!"
La Kore Pigra: "No...oggi no."
K.S: "Ma dai! E' da mesi che non scrivi una riga!"
K.P: "Non è vero. Scrivo sulla mia agenda quello che mi capita e delle poesie."
K.S: "Alta letteratura, devo dire. I tuoi deliri e i tuoi sospiri d'amore. Molto interessante per una casa editrice...te la ricordi, vero, la casa editrice?"
K.P: "Oh, no, smettila. Tanto non mi risponde nessuno."
K.S: "Basta che scrivi qualcosa di nuovo."
K.P: "Non posso."
K.S: "Hai decine di storie in testa, ti basta scegliere, e dici che non puoi???"
K.P: "Per ognuno devo fare delle ricerche, e non ho internet a casa."
K.S: "Se passassi meno tempo a cazzeggiare, potresti farle da tua nonna. E poi, prendi una storia semplice, tipo quella ambientata durante la seconda guerra mondiale. Hai decine di documentari su quell'argomento a casa e tuo padre è un pozzo di scienza."
K.P: "Il word che ho sul computer nuovo scade il 31 ottobre, devo aspettare che me ne installino un altro..."
K.S : "...e tu salva la cartella sulla tua penna USB carina carina a forma di tartaruga e scrivi a partire da quella!"
K.P: "Non ho musica adatta."
K.S: "Senti cara, sono una parte di te, e conosco i viaggi mentali che ti stanno facendo fare David Bowie e l'album Lungs di Florence and The Machine."
K.P: "..."
K.S: "Dai!! Non ce la faccio più a essere sepolta!"
K.P: "...e va bene. Forse ci provo stasera. A meno che non crollo appena torno a casa, perché se sei una parte di me dovresti sapere benissimo che gli ultimi due giorni sono stati bellissimi ed stancanti."
K.S: "La scrittura per te è più eccitante di un doppio caffè forte con quattro bustine di zucchero."
K.P: "...Hai ragione. Mi hai messa con le spalle al muro. Ok. Stasera comincio a scrivere qualcosa di nuovo e chi vivrà vedrà."
K.S: "Yeeeh! Brava!"
K.P: "Se, se...chi vivrà vedrà."




lunedì 12 agosto 2013

Vorrei poter dormire
per questi tre giorni
                          -ancora
avere un fior di loto tutto per me
per naufragare in un dolce oblio
                          -senza pensieri.

Perché quando tu non ci sei
sono una farfalla senz'ali
ed è inverno nel mio cuore.

    

giovedì 1 agosto 2013

Un sentiero nel bosco

Ciao a tutti!
Scusate l'assenza, ma sono stata un po' male fino a martedì. Ora devo fare un casino di analisi, ma credo di aver già risolto da sola. Sto molto, molto meglio.
Ieri, dato che non mi sentivo più uno straccio, ho deciso di fare una passeggiata. Sono andata in un posto che chiamo Lorièn, come uno dei boschi degli Elfi nel Signore degli Anelli, perché è un vero e proprio bosco, con alti alberi, felci, e un sentiero che ci passa in mezzo sepolto sotto strati di foglie morte. Qualche anno fa ci andavo insieme a mia sorella Tirid.


Da poco l'ho riscoperto. Sono cambiate  diverse cose, ora sembra che sia frequentato dai cacciatori perché per terra ci sono le cartucce in plastica dei bossoli che, nella mia zona, mica si sognano di prenderle e buttarle. E poi, la civiltà è ormai arrivata. Appena si esce dal folto degli alberi si vedono case appena costruite sulla sommità delle colline attorno. E' un vero peccato, secondo me. Camminavo in quel posto così fiabesco, e guardandomi attorno ho osservato i muretti e le pietre del sentiero, disposte in modo troppo regolare perché sia stata la natura a metterle così. Mi chiedevo il perché di questo sentiero, e soprattutto chi lo ha costruito insieme ai muretti. Sulla via del ritorno, ho trovato in modo inaspettato le risposte!
Ho infatti incontrato una vecchia signora che, insieme al fratello, è l'unica abitante originale del luogo dove abito. E mi ha raccontato che i muretti sono stati costruiti da suo padre, e il sentiero nel bosco, che ancora le appartiene, era utilizzato dai mugnai del posto quando portavano in città, sul dorso dei cavalli, il grano. Mi ha raccontato tantissime cose di lei e di questa zona. Ora so anche che la ferrovia è stata costruita da un inglese di nome Percival che poi è stato pagato con dei terreni. La vecchia signora mi ha invitato a casa sua e credo proprio che ci andrò. Non vedo l'ora di vedere i suoi duecendo vasi di fiori e di sapere altre cose della storia del posto dove abito, prima che, come tutte le memorie orali, si perdano per sempre.

giovedì 25 luglio 2013

Questo post sarà lunghissimo...

...ma ringrazio Anto e Tohru che mi hanno assegnato il premio Liebster Blog!
Ok, sarà lungo anche perché intanto sto leggendo una fun fiction di Hyperversum, una trilogia che ho letteralmente adorato!

Ma ora passiamo al premio.
Le regole sono:
-Rispondere alle 11 domande che ti ha posto il blog che ti ha assegnato il premio.
-Premiare 11 com meno di 200 follower.
-Porre loro 11 domande.
-Informare i blogger.

Le domande di Anto sono:

-Hai dei piercing? Se no, ne vorresti uno? Dove?
Non so se si possa considerare un piercing, però ho un orecchino nella parte alta dell'orecchio destro, fatto l'hanno scorso. Mi piace tantissimo!! Forse un giorno o l'altro mi farò un altro buco all'orecchio, ma non penso che me ne farò in un'altra parte del corpo.

-Hai dei tatuaggi? Se no, ne vorresti uno? Dove? Come?
E' da quando sono maggiorenne che voglio farmene uno! Dietro la spalla sinistra, tre foglie di edera stilizzate che ho visto in un libro di leggende celtiche.

-Ti sei mai tinta i capelli?
Li ho avuti rosso fuoco, nero corvino e ora sono mogano. Adoro le tinte.

-Il tuo genere di musica?
Ascolto un po' di tutto, dalla classica al power metal, ma mi piace molto il rock.

-La tua canzone preferita?
Ohia, difficile questa!! non lo so. Va a periodi. Ultimamente ho continuamente in testa Life on Mars? di david Bowie. Adoro il video.

 -Il tuo genere di film e attori preferiti?
Mah, anche in film mi piace di tutto, sono una grande appassionata di cinema. I miei attori preferiti sono Johnny Depp, Leonardo Dicaprio, Kate Winslet e Nathalie Portman. Anche se è morto mi piace molto anche Heath Ledger. penso fosse un attore e una persona rara, di quelle che nascono una volta ogni secolo.

-Il tuo genere di libri?
Diciamo che anche qui mi piace di tutto, ma preferisco in assoluto il genere storico o i gialli storici, se sono ben scritti e ben ambientati.

-Il lavoro dei vostri sogni?
Mmm...studierò per diventare archeologa. Ma se dopo la laurea mi ammettono in una scuola di cinema che si trova in Francia, magari faccio la regista. Altrimenti continuo nell'archeologia e la storia dell'arte, specializzandomi nel medioevo. Comunque, affianco a qualunque di questi mestieri continuerò a scrivere.

-Racconta con del rapporto con i tuoi amici.
Graande!! Anche se tra poco ci separeremo per l'università. Ho tre amiche strette e un amico, che poi quest'anno era il mio compagno di banco. Avevo anche un altro amico maschio, ma poi è diventato qualcosa di più... ;)

-La città in cui ti piacerebbe vivere? Perché?
Mmm...più che in città mi piacerebbe vivere in campagna o in un villaggio. Ma molto probabilmente se tutto va bene sia per me che per il mio ragazzo, dovrei vivere tra Francia e Inghilterra, e in quel caso mi piacerebbe molto vivere vicino a Parigi e vicino a Londra.

-Cosa ti piace davvero molto di te?
D: Mmm...forse gli occhi.

Le domande di Tohru:

-Perché hai deciso di aprire un blog?
Per qualche tempo ho seguito quello di Licia Troisi, che mi piaceva tanto. Accarezzavo l'idea di aprire un blog, ma non sapevo come fare. Alla fine una mia amica, M, mi ha consigliato blogger e da lì ho iniziato. Quello che mi piace del blog è che si può parlare di tutto e conoscere altre persone.

-Hai mai pensato di cambiare il nome del tuo blog?
MAI! Ormai mi sono affezionata a Where is my mind?...

-Qual'è il primo anime che hai guardato?
L'unico anime che sono riuscita a guardare è stato Death Note. Non è un genere che mi piace molto, nonostante tutte le mie amiche siano delle grandi appassionate.

-E il primo manga che hai letto?
Ci ho provato con Berserk, Death Note e Host Club. Mollati tutti!

-Il libro che odi di più?
Il marchio del diavolo di Glenn Cooper. Noioso, inverosimile e buonista.

-Se potresti torneresti indietro nel tempo per cambiare qualcosa del tuo passato?
Si, un paio di cose. Mi avrebbero complicato un po' meno l'esistenza.

-Il tuo scrittore preferito?
Ultimamente mi piace molto Ken Follett, per l'accuratezza con cui lavora sull'ambientazione delle storie.

-Il tuo magaka preferito?
Non ne conosco... :(

-Sei brava a disegnare? Se si, ti piace?
Non so disegnare ma mi piace comunque parecchio!

-Un libro che hai letto a malavoglia?
La maggior parte di quello che mi hanno assegnato al ginnasio: lo scudo di Talos, Nati due volte e Il deserto dei Tartari.

-Di solito leggi di giorno o di notte?
Non fa differenza! :)

Assegno il premio a:

-Alic is here!
-Banana e cioccolato
-L'essenziale è invisibile agli occhi
-Le due lune
-life
-MemoriaRem
-Pensieri colorati
-Vola solo chi osa farlo

Mi dispiace, sono solo otto, ma il resto dei blog che seguo e che non sono quello di Tohru e Anto hanno più di 200 follower...

Le mie undici domande (sarà dura...):

-Se potessi vivere in un'altra epoca, quale sceglieresti?
-Hai animali?
-Fai o hai mai fatto collezione di qualcosa?
-Qual'è la serie letteraria che ti ha più appassionato?
-E quella cinematografica?
-Utilizzi un social network, a parte blogger?
-Qual'è la tua bevanda fresca preferita?
-E il tuo cibo fresco preferito?
-Il tuo gusto di gelato preferito? (la mia fantasia sta andando in panne)
-Qual'è il film che più hai odiato?
-Mare o montagna?

Finitoooo! A presto! :)