domenica 1 settembre 2013

Le strade si dividono

E' buffo, ma è così. Stai insieme a delle stupende persone per quattro anni, e poi, un giorno, diventi grande ed è il momento di separarsi, o almeno di vedersi di meno. Tra qualche giorno A. parte per Venezia per studiare giapponese, Chris sono sicura che riuscirà a passare l'esame di ammissione ad architettura nonostante la sua una possibilità su sette, E. studierà codici e leggi per i prossimi cinque anni, I. comincerà a lavorare e io mi darò da fare con la Storia e l'Arte. Però ci sono tante cose che non dimenticherò di questi quattro anni insieme. Cavolo, non pensavo che sarebbe andata così, il giorno in cui alla presentazione di un manga di Massimo Dall'Oglio mi sono seduta accanto ad A. e l'ho guardata con gli occhi sgranati ogni volta che alzava la mano per fare domande che solo una che conosceva bene i manga poteva fare. Poi ho conosciuto Chris e le altre, tutte con le loro particolarità e la loro simpatia vera, pura, che non trovavo più da quando ero alle medie. All'epoca eravamo un gruppo molto più numeroso. Però può succedere che uno cambi e incontri altre persone. Ma non importa, sono sempre cose della vita, l'importante è non lasciare il gruppo con una litigata e rovinare i ricordi passati insieme. Quest'anno, poi, è stato particolare. Abbiamo passato tutte l'esame contemporaneamente. Ero in classe con A. Abbiamo condiviso mattinate stressanti, interrogazioni difficili, assemblee d'istituto che non finivano più e infine la liberazione di uscire dal liceo pensando: 'E' finita, non ci torno più!'. Ogni mattina prendevo l'autobus con lei e quelle conversazioni su manga, libri, CSI e "Ieri quanto hai studiato?" mi mancheranno tantissimo. E poi è stata lei, proprio sull'autobus, a chiedermi se ero innamorata. Io le ho risposto: "Ma no, ma che dici??", ma la verità era che mi aveva messo la pulce nell'orecchio. E' stata lei la prima a cui ho raccontato la mattina dopo la più bella serata al cinema della mia vita  cosa fosse successo per filo e per segno, ed è stata sempre lei a prendermi tra le braccia quando, due ore dopo, sono tornata in classe più rossa di un pomodoro maturo dicendo: "Ci siamo baciati...". Quanto mi ha sopportata, A.
Sono felice di questi anni. Sono stati difficili sotto molti punti di vista, ma tra le poche cose belle che ci sono state ci sono proprio loro, le mie amiche. Speriamo che le nostre strade si incrocino di nuovo, di tanto in tanto. A Natale o l'estate prossima, magari. E poi, per certe cose per fortuna che c'è facebook. Con Chris, invece, capo della resistenza all'iscrizione a fb, ci scambieremo le nostre mail deliranti a base di Tolkien e Trono di Spade. Chissà che donne saremo, una volta laureate. La risposta ce la potrà dare soltanto il tempo.

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