lunedì 10 marzo 2014

Heath

Questo sabato, ho visto un documentario sulla vita di Heath Ledger.


Me la ricorderò sempre, quella mattina del 22 gennaio 2008. In quei mesi, dopo aver visto con lui Le quattro piume, I fratelli Grimm e l'incantevole strega e Io non sono qui, e in attesa di Il Cavaliere Oscuro e Parnassus, pensavo: "Heath Ledger? Se continua così soppianterà Johnny Depp e diventerà il mio attore preferito". Ed ecco che, quella mattina, mentre sono ancora tra la veglia e il sonno, la prima cosa che sento e che mi rende immediatamente cosciente è, alla radio dei miei, un giornalista che dice: "...questa mattina la morte di Heath Ledger..." Mi alzo con un "Cooosa???? Ma se ha 28 anni????"

Ebbene si, Heath Ledger era morto per un cocktail di medicinali dosati male. Lasciava una figlia di due anni. All'epoca la notizia fece parlare parecchio, un po' come la morte di Philip Seymour Hoffman in queste ultime settimane. Mi ricordo con disgusto dei paparazzi che fotografavano mentre si portava via il corpo dalla casa in cui era stato trovato e facevano ipotesi su ipotesi. Per questo, in questo post voglio parlare soltanto del modo in cui vedo l'artista Heath Ledger. Le speculazioni voyeuristiche di certe persone mi irritano molto.

Secondo me, Heath Ledger era un attore geniale e completo. Aveva cominciato da poco una carriera di produttore e regista, dirigendo alcuni clip musicali per cantanti come Ben Harper, ispirandosi alla video art.


Bastava vederlo apparire per pochi secondi sullo schermo e pensavi: "Questo è un grande attore". Vedendo sequenze dei suoi film, questo sabato, non facevo altro che pensare a cosa sarebbe potuto diventare. La sua bravura, il suo sguardo, il suo viso, erano ipnotici. Era sempre alla ricerca dei ruoli più difficili, fin dall'inizio. E ci si immedesimava completamente. I genitori hanno conservato tutto di lui, dalle foto che rielaborava, ai copioni ai costumi, ai diari che scriveva per immedesimarsi al meglio. Tutto. Anche l'Oscar postumo per il suo Joker nel Cavaliere Oscuro. E vedere quel padre di famiglia mi ha fatto sentire molto triste.
In particolare, c'è una clip, in cui prova i costumi di scena di Parnassus, che secondo me fa vedere quanto potesse essere bravo. 

                                             

Ecco...voglio concludere così. Non ho ancora visto tutti i suoi film, uno in particolare a casa mia è off limits, ma un giorno ce la farò... Se c'è una cosa che può permettere solo il cinema, è quella di darti almeno l'illusione che i tuoi attori preferiti ci siano ancora. Un'amara illusione. 














 

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